Mercoledì 29 novembre 2023 ore 20,30
al TEATRO DELLE ALI

Mario Perrotta
Un bès – Antonio Ligabue

uno spettacolo di Mario Perrotta
collaborazione alla regia Paola Roscioli
collaborazione alla ricerca Riccardo Paterlini
produzione Teatro dell’Argine in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri – Comune di Gualtieri – Associazione Olinda – DUEL

premi e riconoscimenti
Premio Ubu 2013 – Miglior Attore
Premio Hystrio Twister 2014 – Miglior spettacolo dell’anno a giudizio del pubblico
Premio ANCT 2015 – al Progetto Ligabue
Premio Ubu 2015 – Miglior Progetto al Progetto Ligabue

BIGLIETTI
intero € 18
ridotto € 15
Accademia Arte & Vita € 12

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oppure nella biglietteria del Teatro in Via Maria SS. Guadalupe 5 a Breno, aperta il martedì e il venerdì dalle 17.30 alle 18.30 e la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.00. In caso di sold-out la sera dello spettacolo verrà predisposta una lista d’attesa (senza garanzia di partecipazione).

Trasmette la bellezza del disincanto, della felicità perduta
Rodolfo di Giammarco – La Repubblica

Un ritratto palpitante di un artista e di una vita solitaria
Magda Poli – Corriere della Sera

Una straordinaria maschera verbale
Renato Palazzi – ll Sole 24 Ore

Una rara forza performativa, un ritmo che prende alla gola
Maria Grazia Gregori – L’Unità

Lo scemo del villaggio, l’emarginato per eccellenza, l’artista fuori dagli schemi: è questa la magistrale interpretazione che Mario Perrotta dà di Antonio Ligabue riflettendo sulla solitudine dell’uomo, sul suo stare al margine, anzi oltre il margine, là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita. «Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori» – afferma l’attore stesso.  
Un Bès indaga la lacerazione di un’anima consapevole di essere un rifiuto della società e al contempo un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava.

Ettore Bassi

«Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita – quella che so di avere vissuto – ma senza un bacio, Neanche uno. Mai.
Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai.

E allora mi vedo – io, così come sono – scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada.
Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine – oltre il confine – là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava.

Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori».

Mario Perrotta

MARIO PERROTTA.

Autore, attore e regista teatrale, Mario Perrotta è considerato una delle voci più significative del panorama teatrale italiano.
Le sue drammaturgie dal forte impatto civile, da lui stesso dirette e interpretate in Italia, sono tradotte e messe in scena anche all’estero in diverse lingue e in contesti importanti tra i quali il Festival d’Avignone e il New York Solo Festival (Premio come Migliore drammaturgia straniera nel 2018).
Finalista per dieci volte agli Oscar del teatro italiano, i Premi Ubu, vince nel 2011, 2013, 2015 e 2022 come interprete, drammaturgo, e regista di progetti articolati con centinaia di artisti coinvolti.
Vince, inoltre, tra gli altri riconoscimenti, il Premio Hystrio nel 2008 e nel 2014 come Migliore spettacolo dell’anno, mentre nel 2015 vince il Premio Nazionale della Critica per il Progetto Ligabue.